Il LARS ROCK FEST 2022 annuncia la band headliner della prima serata: saranno gli americani Algiers
Dopo l'annuncio dei Nothing e dei Porridge Radio, entrambi protagonisti della seconda serata, il LARS ROCK FEST 2022 cala un altro asso e conferma che gli americani Algiersapriranno il festival come headliner, venerdì 8 luglio.
Gli Algiers sono la risposta musicale a questi tempi bui. Una band che non si limita a scuotere i pugni in aria, ma prende attivamente una posizione. Sempre molto informati su quello che accade nel mondo, gli Algiers rifiutano di accomodarsi a sedere per aspettare la rivoluzione, un atteggiamento proprio a molti artisti contemporanei che la band critica spesso.
Gli Algiers, condividendo le loro esperienze e gli ideali di sinistra maturati nella città di origine, Atlanta, dove sono stati testimoni della violenza raziale anche a livello istituzionale, si sono formati a Londra nel 2007 decidendo di fare musica insieme per dare voce alla forte volontà di resistere e lottare contro le ondate paralizzanti e destabilizzanti di frustrazione e disperazione.
Il loro vagabondaggio virtuale (e reale) e il fatto di vivere la band in una costante diaspora, con mai più di due membri nella stessa città contemporaneamente, porta gli Algiers ad avere sempre diversi punti di osservarzione, sia individuali che collettivi, riguardo alle ingiustizie del fascismo, le provocazioni sempre più evidenti della xenofobia inglese e americana. Tutto questo è come carburante che nel 2017 mette in moto la pubblicazione del loro album "The Underside of Power". E' seguito poi "There Is No Year", prodotto da Randall Dunn e Ben Greenberg nel 2020.
Gli Algiers sono la risposta musicale a questi tempi bui. Una band che non si limita a scuotere i pugni in aria, ma prende attivamente una posizione. Sempre molto informati su quello che accade nel mondo, gli Algiers rifiutano di accomodarsi a sedere per aspettare la rivoluzione, un atteggiamento proprio a molti artisti contemporanei che la band critica spesso.
Gli Algiers, condividendo le loro esperienze e gli ideali di sinistra maturati nella città di origine, Atlanta, dove sono stati testimoni della violenza raziale anche a livello istituzionale, si sono formati a Londra nel 2007 decidendo di fare musica insieme per dare voce alla forte volontà di resistere e lottare contro le ondate paralizzanti e destabilizzanti di frustrazione e disperazione.
Il loro vagabondaggio virtuale (e reale) e il fatto di vivere la band in una costante diaspora, con mai più di due membri nella stessa città contemporaneamente, porta gli Algiers ad avere sempre diversi punti di osservarzione, sia individuali che collettivi, riguardo alle ingiustizie del fascismo, le provocazioni sempre più evidenti della xenofobia inglese e americana. Tutto questo è come carburante che nel 2017 mette in moto la pubblicazione del loro album "The Underside of Power". E' seguito poi "There Is No Year", prodotto da Randall Dunn e Ben Greenberg nel 2020.
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